II recinto del Prato era affollato e tutte le finestre delle case gremite di gente, ed il sole cocentissimo aumento il patimento degli spettatori. II pallone parti felicemente e presto venne perduto di vista, ma gli astronomi dell'Università che erano saliti parte sulla Specola e parte sul campanile del Municipio videro precipitare a terra il pallone verso i Colli Euganei e lo videro scoppiare. La notizia del disastro si sparse rapidamente in città e tutti compiansero i due disgraziati volatori. Ma verso le 8 di sera comparvero entrambi a Padova sani e salvi e narrarono che il pallone di gran slancio era salito a quasi 6 chilometri di altezza, ma ivi era scoppiato a causa del soverchio gas di cui era riempito, e lo scoppio fu visto ed udito su tutti i monti vicini, tranne che dal Brioschi il quale pel gran freddo era svenuto nella, navicella. II pallone pero era scoppiato solo nella parte inferiore e la cupola rimase aperta ad ombrello come un paracadute e poté sostenersi nell'aria e discendere con minor impeto, deponendo salvi i due volatori ad Arquà presso la tomba del Petrarca. Pare ,che lo spirito del grande Poeta abbia voluto salvarli.
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